Pagamento stipendio: dal 1 Luglio 2018 solo con bonifico o mezzi tracciabili, stop ai contanti

Nuove regole per il pagamento degli stipendi: dal 1° luglio 2018 entra in vigore il divieto dei contanti e sarà necessario corrispondere le retribuzioni ai lavoratori soltanto con mezzi tracciabili.

La novità sul divieto di pagamento degli stipendi in contanti è stata introdotta con la Legge di Bilancio 2018, A partire dal 1 luglio 2018 i datori di lavoro dovranno obbligatoriamente pagare gli stipendi ai propri dipendenti in modalità tracciabile, pena l’applicazione di sanzioni fino a 5.000 euro.

L’obiettivo della novità presto in vigore è quello di porre fine alla cattiva pratica di false buste paga e minacce di licenziamento da parte di datori di lavoro che adottano pratiche del tutto illegali.

Obbligo pagamento stipendio con bonifico dal 1° luglio 2018: ecco le regole

 

Le nuove regole sul pagamento degli stipendi sono contenute nei commi 910, 911, 912, 913 e 914, art. 1, della Legge di Bilancio 2018.

Il comma 910 stabilisce che, a partire dal 1° luglio 2018, i datori di lavoro o committenti sono obbligati a corrispondere ai lavoratori la retribuzione e ogni anticipo di essa tramite banche o uffici postali con i seguenti mezzi di pagamento:

  • bonificosul conto identificato dal codice IBAN indicato dal lavoratore;
  • strumenti di pagamento elettronico;
  • pagamento in contanti presso lo sportello bancario o postale dove il datore di lavoro abbia aperto un conto corrente di tesoreria con mandato di pagamento;
  • emissione di un assegno consegnato direttamente al lavoratore o, in caso di suo comprovato impedimento, a un suo delegato. L’impedimento s’intende comprovato quando il delegato a ricevere il pagamento è il coniuge, il convivente o un familiare, in linea retta o collaterale, del lavoratore, purché di età non inferiore a sedici anni.

Importante è inoltre quanto previsto al comma 912, in cui viene disposto che la firma della busta paga non costituirà più prova dell’avvenuto pagamento della retribuzione.

Proprio in tal senso, l’INL nella nota pubblicata il 22 maggio 2018 ha chiarito che si rischia l’applicazione delle pesanti sanzioni anche nei seguenti casi:

  • quando la corresponsione delle somme avvenga con modalità diverse da quelle indicate dal legislatore;
  • nel caso in cui, nonostante l’utilizzo dei predetti sistemi di pagamento, il versamento delle somme dovute non sia realmente effettuato, ad esempio, nel caso in cui il bonifico bancario in favore del lavoratore venga successivamente revocato ovvero l’assegno emesso venga annullato prima dell’incasso; circostanze che evidenziano uno scopo elusivo del datore di lavoro che mina la stessa ratio della disposizione.

 

Stipendio in contanti solo per lavoratori domestici

 

Le nuove norme prevedono alcune esclusioni: saranno esonerati dall’obbligo di pagare lo stipendio con metodi tracciabili i datori di lavoro per rapporti di lavoro domestico che rientrano nella sfera applicativa dei contratti collettivi nazionali per gli addetti a servizi familiari e domestici.

In sintesi, i datori di lavoro domestico potranno continuare a pagare colf, badanti e baby sitter in contanti, vista le peculiarità della tipologia di lavoro subordinato.

Sanzioni

 

Pesanti sanzioni per i datori di lavoro che non rispetteranno la nuova legge. Nel caso di pagamento dello stipendio in contanti e non tramite metodi tracciabili, il datore di lavoro o committente sarà sottoposto a sanzione amministrativa pecuniaria di importo compreso tra i 1.000 e i 5.000 euro.

Fonte: www.informazionefiscale.it

 

 

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