OBBLIGO FATTURAZIONE ELETTRONICA DAL 01.07.2018
PER IL RIFORNIMENTO DI CARBURANTE DELLE IMPRESE
Per il rifornimento di carburante da distributori stradali, a differenza di quanto accadeva con la scheda carburante, nella fattura non è obbligatorio indicare i dati del veicolo, quali, per esempio, la targa. Tuttavia, nell’aggiornamento alle specifiche tecniche allegate al provvedimento delle Entrate del 30.04.2018, pubblicato sul sito dell’Agenzia delle Entrate il 5.06.2018, viene precisato che i dati identificativi della targa possono essere inseriti nel blocco informativo “AltriDatiGestionali” e non, invece, nel campo “mezzo di trasporto” come indicato in un primo momento dall’Agenzia. La fattura elettronica può ovviamente essere anche differita; in questo caso il fornitore deve emettere nel giorno della consegna un documento anche cartaceo, che poi dovrà essere richiamato nella fattura elettronica riepilogativa mensile che dovrà essere emessa entro il giorno 15 del mese successivo a quello delle consegna.
Per il rifornimento dai distributori stradali, una soluzione agevole è quella del contratto di netting, che consiste in un rapporto di somministrazione; mediante una tessera elettronica, l’acquirente effettua il rifornimento e vengono memorizzati i suoi riferimenti e quindi, con cadenza mensile, vene effettuato l’addebito bancario ed emessa la fattura elettronica. La fattura elettronica può essere ricevuta dal Servizio di Interscambio dell’Agenzia delle Entrate anche mediante Pec, il cui indirizzo deve quindi essere comunicato al fornitore.
Un altro adempimento riguardante l’acquisto di carburanti è l’obbligo del pagamento con modalità tracciabili, al fine di consentire la deduzione dei costi e la detrazione dell’Iva. I mezzi di pagamento sono elencati nel provvedimento n. 73203/2018 ovvero i vaglia cambiari e postali, mezzi di pagamenti elettronici, tra cui l’addebito diretto, bonifici bancari e postali, bollettini, carte di debito, di credito, prepagate e altri mezzi di pagamento che consentano l’addebito sul conto corrente. In sostanza, restano esclusi solo i pagamenti in contanti.