No al dormitorio in via Cadorna a Como: si studino altre dislocazioni

NO AL DORMITORIO IN VIA CADORNA A COMO: SI STUDINO ALTRE DISLOCAZIONI

Apprezziamo la disponibilità al confronto dell’Amministrazione Comunale che si è concretizzato nella riunione di lunedì scorso della Commissione Sicurezza, aperta alla partecipazione di rappresentanti di cittadini e delle associazioni di categoria.

Tuttavia restano inalterati (e per certi versi sono aumentati) i motivi di preoccupazione sull’insediamento di questa struttura in una via centrale di una città turistica ed in un perimetro limitato dove sono già collocati il SERT, una scuola media, una scuola superiore, il consultorio, l’asilo nido d il Conservatorio Musicale.

Oggettivamente resta una scelta infelice in un luogo inadatto.

Le parole degli Assessori, nel momento in cui hanno parlato di selezione dei frequentatori sulla base di disponibilità ad un percorso di recupero, cosa significano?

Sarà un dormitorio per il riparo notturno?

I frequentatori resteranno presenti nei locali tutto il giorno?

Chi li assisterà?

Potranno entrare ed utilizzare i servizi solo alcuni e non altri?

Sarà un centro di recupero sociale o che altro?

Ed in che modo avverranno queste valutazioni?

E gli altri locali della struttura che resteranno liberi? E’ difficile pensare possano insediarsi altre attività che non siano legate alla stessa funzione del “dormitorio”.

Noi crediamo che non si possa nascondere, come dimostrano le vicende di questi anni e non da ultimo la situazione sotto i portici di san Francesco, i fatti: queste realtà sono oggettivamente accompagnate da disagio e da tensioni con i cittadini che in quelle aree urbane ci vivono, frequentano e lavorano.

La stessa affermazione degli amministratori comunali circa la positività della vicinanza con la Questura, spiegano in modo eloquente che le nostre non sono preoccupazioni campate per aria o frutto di pregiudizio.

Per questo ribadiamo l’opportunità di valutare altre scelte in un contesto più defilato rispetto al centro urbano.

In città circolano altre ipotesi circa la possibile edificazione di un ulteriore “dormitorio”: noi chiediamo che si valutino attentamente dimostrando così saggezza e buon senso.

La valutazione attorno all’edificio ex ASL di Via Cadorna, ci sembrano più dettate dall’ansia di voler dare una risposta celere alle pressioni di una parte dell’opinione pubblica che ad una ponderata considerazione di tutte le opportunità offerte nella città.

Diversamente agiremo in tutte le sedi per evitare il possibile degrado della via e garantire il rilancio della convivenza civile e delle attività commerciali in Via Cadorna.

Residenti ed esercenti di Via Cadorna

Confesercenti Como

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