Pensioni: ambulanti discriminati. Confesercenti Como: politica del governo inaccettabile

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«E’ un’esclusione inaccettabile che discrimina i cittadini e i lavoratori». Così la Confesercenti di Como, unitamente ad altre Confesercenti provinciali e all’Anva (Associazione nazionale Commercio su aree pubbliche), prende posizione sulla mancata estensione al lavoro autonomo del beneficio pensionistico con uscita invariata a 66 anni e sette mesi. Il Governo, infatti, non è intenzionato a rinviare l’innalzamento dell’età della pensione a 67 anni, 5 mesi in più rispetto ad ora, che dovrebbe scattare nel 2019, nonostante tale principio sia contenuto nella Legge n. 335/1995. La norma stabilisce l’estensione a tutti i lavoratori, dipendenti privati, pubblici e autonomi, del beneficio di Legge, e prevede a tal fine l’emanazione di specifici Decreti Ministeriali.

Il Governo, intanto, studia un piano per bloccare l’aumento dell’età pensionabile solo per chi svolge le cosiddette attività gravose, lasciando completamente fuori i lavoratori autonomi che svolgono mansioni pesanti, spostamenti pesi, alternanza dei cicli climatici, lavoro itinerante come gli ambulanti. «E’ una politica inaccettabile sul piano dell’equità, da un punto di vista delle reali esposizioni ai rischi per la salute, per la tenuta psicofisica dei lavoratori, della pari dignità per i cittadini» dichiara Confesercenti Como. «La discussione pubblica sulla valutazione che starebbe facendo il Governo, in materia di lavori usuranti, finalizzata a rivedere ed ampliare la classificazione dei lavoratori dipendenti impegnati nelle attività, continua a tagliare fuori il lavoro autonomo».

I lavoratori autonomi, come gli operatori del commercio su aree pubbliche, esposti a lavori e turni massacranti, e al lavoro itinerante chiedono con forza che sia ripristinata la volontà del legislatore espressa nelle precedenti riforme del sistema pensionistico obbligatorio e complementare, estendendo la previsione della disciplina in esame anche ai lavoratori autonomi. L’esclusione presenta profili di dubbia legittimità costituzionale, per violazione degli articoli 3, 2° comma, 4 e 38 della Costituzione. Confesercenti Como, invita, dunque gli operatori su aree pubbliche ad essere uniti «per battersi per un moderno sistema previdenziale che eviti che lavoratori che svolgono le stesse mansioni siano discriminati ai fini del riconoscimento del diritto anticipato alla pensione».

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