Inaccettabile la chiusura del Mercato Coperto di Como

“La Domenica delle Palme che dovrebbe essere di pace e di riconciliazione, si sta trasformando in una battaglia per la sopravvivenza. Nella notte di ieri – afferma il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – abbiamo appreso della ordinanza regionale che impone la chiusura dei mercati coperti: nessuno riesce a spiegarsi la ratio di tale divieto. Al Mercato Coperto di Como avevamo contingentato gli ingressi e adottato tutte quelle misure richieste per evitare gli assembramenti, le stesse misure che vengono adottate nei supermercati della grande distribuzione, quindi non si capisce il perché della sua chiusura. Gli operatori avevano già proceduto con gli acquisti delle scorte per la settimana e ora si trovano i magazzini pieni di merce che in pochi giorni deperirà. Il danno economico per gli operatori che dovranno buttare la merce e che resteranno senza lavoro è notevole”.

“Il Mercato Coperto ha sempre rappresentato un punto di riferimento per chi doveva fare la spesa in centro città: ora quelle persone dovranno andare più lontano per approvvigionarsi. Quindi l’effetto che si ottiene non è una maggiore tutela della salute, ma quello opposto. Inoltre, i cittadini si troveranno a non avere più accesso a frutta, verdura, carni, formaggi, pasta pronta, pesce che sono di qualità nettamente superiore a quella dei supermercati. Supermercati che si troveranno senza concorrenza e potranno alzare i loro prezzi, come già avvenuto in alcuni casi. Per i cittadini quindi la beffa è tripla”.

“Ho chiesto conto alla politica della ratio di tale ordinanza e nessuno ha saputo addurre giustificazioni credibili. Se questo è il modo per uscire da questa crisi, iniziamo davvero male. Occorre mettere gli operatori in condizione di effettuare il servizio e di aiutare le persone: quanto accaduto è totalmente inaccettabile”.

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