Gestione Coronavirus. La Regione ascolta Confesercenti e lascia i bar aperti dopo le ore 18.00

Regione Lombardia ha diramato oggi alle ore 14.25 una nota ufficiale che rivede l’obbligo di chiusura alle ore 18.00 per bar e pub:  “I bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande possono rimanere aperti come i ristoranti, a condizione che sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio”.

Sono state quindi accolte le richieste di Confesercenti che, insieme alle altre associazioni di categoria, aveva giudicato non funzionale alla tutela della salute pubblica e seriamente dannoso per le imprese l’obbligo assoluto di chiusura alle ore 18.00 per bar e ristoranti.

“Esprimiamo la nostra soddisfazione per le modifiche apportate da Regione Lombardia all’ordinanza per il contenimento della diffusione del Coronavirus. Confesercenti a livello regionale e provinciale – afferma il presidente di Confesercenti Como, Claudio Casartelli – ha lavorato sottotraccia, senza clamore, confrontandosi continuamente con le istituzioni, per arrivare ad una modifica dell’obbligo di chiusura dopo le ore 18.00 per i bar. Il provvedimento è apparso fin da subito fuorviante rispetto lo scopo di contenimento del virus e troppo stringente per le attività commerciali, generando peraltro numerosi quesiti interpretativi per quei bar che forniscono anche il servizio di ristorazione. Siamo contenti che la Regione sia venuta incontro le nostre ragionevoli richieste”.

CORONAVIRUS, BAR E PUB CHE PREVEDONO SERVIZIO AL TAVOLO: IL CHIARIMENTO DELLA REGIONE LOMBARDIA

(LNews – Milano, 26 feb) “I bar e/o pub che prevedono la somministrazione assistita di alimenti e bevande possono rimanere aperti come i ristoranti, a condizione che sia rispettato il vincolo del numero massimo di coperti previsto dall’esercizio”.

Lo chiarisce una FAQ pubblicata sul sito della Regione Lombardia (https://bit.ly/2VoHO7J) ricordando che “L’obiettivo dell’ordinanza che regola le prescrizioni per il contenimento del Coronavirus nelle aree regionali classificate come ‘gialle’ (ovvero valide su tutto il territorio regionale ad eccezione della ‘zona rossa’) è quello di limitare le situazioni di affollamento di più persone in un unico luogo. L’amministrazione sulla base delle valutazioni di ogni specifica situazione può dettagliare ulteriormente l’ordinanza in coerenza con l’obiettivo della stessa”.

Sul sito della Regione sono state pubblicate interpretazioni autentiche che chiariscono cosa prevede l’ordinanza firmata domenica dal presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana e dal ministro della Salute, Roberto Speranza che non è stata né modificata né aggiornata e resta pienamente in vigore.

“Nei ristoranti – chiarisce la Nota – può entrare un numero contingentato di persone. Lo stesso, dunque, vale anche per i bar dove ci sono posti a sedere contingentati e che effettuano servizio al tavolo e non al bancone”. (LNews)

Condividi: