Evasione della Tosap nei mercati di Como per 159 mila euro: aiutare chi è in effettiva difficoltà, ma escludere dai mercati chi fa il furbo

“Comprendiamo perfettamente che vi è in corso la crisi economica, che vi è la concorrenza feroce di Amazon e della grande distribuzione, che le concessioni non sono state rinnovate e quindi un imprenditore, per tutti questi motivi di incertezza e scarsa liquidità, faccia fatica a programmare investimenti, ma il pagamento della tassa di occupazione del suolo pubblico (Tosap) al Comune di Como da parte degli operatori del mercato mercerie e del mercato coperto deve assolutamente essere effettuato come fattore di unità del mercato e di rispetto verso gli operatori onesti che hanno provveduto al suo versamento”.

Dura presa di posizione del direttore di Confesercenti Como Angelo Basilico.

Il Comune di Como nei giorni scorsi ha reso pubblico i debiti accertati alla fine del 2018: 94 mila euro dovuti da 61 operatori su 177 al mercato mercerie; 65 mila euro dovuti da 11 operatori su 46 al mercato coperto. Il debito per i due mercati ammonta complessivamente a 159 mila euro.

“Siamo assolutamente – prosegue Basilico – per aiutare chi è in effettiva difficoltà: il Comune si è reso disponibile a concordare piani personalizzati e rateizzati di rientro. Ma non possiamo tollerare chi fa il furbo. In alcuni Comuni, le amministrazioni impediscono di effettuare il mercato a chi è moroso e non ha concordato un piano di rientro: pensiamo che sia la linea che deve adottare anche il Comune di Como. Anche perché la presenza dei furbi indebolisce l’ampio fronte degli operatori onesti che versa la Tosap e avanza legittimamente richieste di investimento e migliorie del mercato all’amministrazione. Il rispetto delle regole rende il mercato più forte nelle sue legittime rivendicazioni”.

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