Pos: grazie anche a Confesercenti commissioni ridotte allo 0,2% per il bancomat e allo 0,3% per le carte di credito. Nessuna sanzione per chi rifiuta i pagamenti

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Tanto tuonò che non piovve: contrariamente alle attese, il Decreto Legislativo 218 del 15 Dicembre 2017 non ha  introdotto alcuna sanzione per chi rifiuta i pagamenti con con carte di credito e bancomat. Grazie anche alla battaglia di Confesercenti, invece, sono state ridotte dal 13 Gennaio le commissioni interbancarie: massimo lo 0,2% sul valore della transazione con Bancomat, lo 0,3% con Carte di Credito (prima potevano essere dieci volte tanto). La disciplina resta dunque immutata, con l’obbligo di dotazione senza multe per i trasgressori. La scelta di mantenere lo status quo raccoglie il nostro consenso: dietro la svolta punitiva c’è lo stereotipo (falso e inaccettabile) dell’esercente evasore. Un cliché che non trova alcun riscontro nelle statistiche che anzi registrano una diffusione spontanea dei Pos nelle piccole imprese, spinta dal mercato e dall’utilizzo crescente di moneta elettronica. Lo ripetiamo: anziché come strumento di polizia fiscale, la politica dovrebbe investire sul Pos come strumento competitivo, abbattendo (se non azzerando) i costi di noleggio e/o commissioni.

Le statistiche ufficiali di Banca d’Italia evidenziano alcuni numeri interessanti riferiti al 2016: i Pos attivati dalle banche sono 2.180.028 cui si sommano 46.103 Pos delle Poste; le carte di credito attive sono 13.627.000, le carte di debito (bancomat e simili) abilitate POS sono 53.716.000; le operazioni con carte di credito sono state 776.430.000, per un importo complessivo di 62,3 miliardi di euro transati.

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