Frutta e verdura: i sacchetti diventano a pagamento. Fiesa Confesercenti: la sostenibilità ambientale fa i conti con una nuova “tassa sulla spesa”

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E’ entrata in vigore lo scorso 13 agosto la Legge n° 123/2017, (“Decreto Mezzogiorno”), contenente la nuova normativa sulle borse di plastica (art. 9 bis), di recepimento della Direttiva UE n° 2015/720.

La nuova disciplina prevede che a partire dal 1° gennaio 2018, tutte le buste, anche i sacchetti leggeri e ultraleggeri, compresi quelli che si usano per pesare la frutta e la verdura, i prodotti di gastronomia e panetteria, dovranno essere biodegradabili e compostabili.

I sacchetti dovranno essere distribuiti esclusivamente a pagamento con tanto di voce distinta sullo scontrino fiscale.

Il “Decreto Mezzogiorno” ha introdotto nuovi obblighi in materia di distribuzione e commercializzazione delle borse in plastica, applicando ai trasgressori sanzioni da 2.500 a 25.000 €.  A scanso di equivoci,  precisiamo che il divieto di fornitura a titolo gratuito e l’obbligo di scontrinatura sono estesi a tutte le borse di plastica ammesse al commercio (comprese quelle ultraleggere utilizzate come imballaggio primario per alimenti sfusi o fornite ai fini igienici). Le nuove restrizioni, insomma, obbligano i commercianti a far pagare gli imballaggi in plastica e a darne prova sullo scontrino, indicando il prezzo di vendita per singola unità. Viceversa, sono esentati i sacchetti di carta.

“Si tratta di un nuovo balzello che graverà sui consumatori e complicherà la vita alle imprese del settore – ha detto Gianpaolo Angelotti Presidente di Fiesa Confesercenti – Se da un lato è necessario alzare il livello di impegno per aumentare la consapevolezza dei cittadini sugli impatti che le borse di plastica hanno sull’ambiente dall’altro non si può scaricare sempre i costi sui consumatori e sulle imprese della distribuzione. Più corretto sarebbe una previsione legislativa capace di introdurre comportamenti virtuosi nella fase produttiva, imponendo l’utilizzo di materiali eco compatiìbili già nella fase primaria. Conviviamo allegramente con milioni di produzioni di bottiglie di plastica difficili da smaltire, a tutti i livelli dalle acque alle bibite, senza che nessuno faccia o dica qualcosa e poi si cerca di intervenire sui micro sacchetti…è un po’ una contraddizione di sistema.”

GUIDA BORSE

FONTE CONFESERCENTI NAZIONALE

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