Irap a zero per 3 anni per nuove aperture nei centri storici. Casartelli: “Si estenda a chi resiste nei borghi sotto i 3.000 abitanti”

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Opportunità per le nuove imprese commerciali di vicinato e artigianali nei centri storici dei maggiori Comuni lombardi: l’IRAP viene azzerata per tre anni. In fondo alla pagina trovate il link per scaricare la delibera di Regione Lombardia recante le modalità applicative per la fruizione dell’agevolazione.

“Si tratta di una misura varata da Regione Lombardia che va nella direzione giusta – ha affermato il presidente di Confesercenti Claudio Casartelli -. Il reinsediamento delle attività commerciali nei centri storici permette alle nostre città e ai nostri borghi di essere più vivi e di offrire un maggior numero di prodotti e servizi ai cittadini. L’azzeramento dell’IRAP per tre anni  è sicuramente uno stimolo ad investire per non abbondare il patrimonio economico e sociale dei negozi di vicinato a favore solo della grande distribuzione che snatura i rapporti interpersonali e non sempre redistribuisce sufficiente ricchezza nei territori. Come Confesercenti lavoreremo affinché Regione Lombardia estenda la misura in via definitivamente anche a quelle piccole attività commerciali già esistenti che resistono con grande fatica nei tanti comuni sotto i 3.000 abitanti“.

il provvedimento, oltre a delineare in maniera più dettagliata le procedure da seguire per l’azzeramento dell’IRAP delle imprese coinvolte, evidenzia altresì che non possono accedere al beneficio gli esercizi nei quali risultino installati gli apparecchi per il gioco d’azzardo come ad esempio le cosiddette slot machine.

Da ultimo, si specifica che – come appurato coi responsabili funzionari della Regione – possono accedere al beneficio anche le imprese che esercitino solo in via secondaria un’attività tra quelle ammissibili, soggiungendosi che il termine “commercio di vicinato” deve ritenersi altresì riferito all’attività dei commercianti all’ingrosso, purché svolta in locali con superficie di vendita non superiore ai 250 metri quadri. Risultano per converso escluse dal beneficio le imprese che svolgano attività ricettive o di somministrazione in forma esclusiva.

Allegato 1 – DGR 7135.2017

 

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